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EXIBART
https://www.exibart.com/evento-arte/tony-gaeta-antonio-sammartano-simile-ma-non-identico/
11/6/2015
Tony Gaeta e Antonio Sammartano
FRANCA PRATI GALLERIA D' ARTE MODERNA, PALERMO
Simile, ma non identico. Gaeta ama costruire architetture ardite su cui il colore viene tirato come un elastico. Sammartano ama le lunghe e larghe pennellate che gonfiano le tele di aria nuova.
Tony Gaeta / Antonio Sammartano - Simile, ma non identico
Due pittori che amano il colore dalle tinte forti in modo "simile", ma di cui sperimentano le capacità plastiche in modo "non identico". Gaeta ama costruire architetture ardite su cui il colore viene tirato come un elastico. Sammartano ama le lunghe e larghe pennellate che gonfiano le tele di aria nuova
Comunicato stampa
Galleria Prati - Palermo Tony Gaeta e Antonio Sammartano in "Simile, ma non identico" di Andrea Lombardo "Simile, ma non identico" è la sintesi del matrimonio combinato da Franca Prati tra Tony Gaeta e Antonio Sammartano. Due pittori che amano il colore dalle tinte forti in modo "simile", ma di cui sperimentano le capacità plastiche in modo "non identico". Gaeta ama costruire architetture ardite su cui il colore viene tirato come un elastico. Sammartano ama le lunghe e larghe pennellate che gonfiano le tele di aria nuova. Il primo subisce il fascino dell'horror vacui e spinge il colore ad occupare vorticosamente tutti gli spazi che sembrano non riuscire a contenere l'impeto delle figure rappresentate. Il secondo lascia che le parti vuote, o apparentemente tali, della tela vengano riempite dal visitatore che viene spinto a completare il gesto dell'artista. Le tinte forti e la ricerca di spazi nuovi da esplorare, colorare, analizzare, criticare, seminare, raccontare o semplicemente godere sono alla base di questa altalena matrimoniale, che vive contemporaneamente la dimensione onirica degli sbuffi di Sammartano e la concretezza delle superfici di Gaeta, nel rispetto del gioco delle parti di ogni matrimonio. Tony Gaeta, costruire lo spazio di Andrea Lombardo Tony Gaeta è un artista che ha voglia di costruire pezzo per pezzo gli spazi della sua creatività. La sua ricerca e sperimentazione lo portano a leggere di continuo gli eventi della vita quotidiana, i sentimenti, le aspettative, le speranze e i vizi propri di ciascuno di noi. Questi temi trovano la loro dimensione fisica nelle tele allungate, prolungate, smussate, livellate e sopraelevate: un gioco di curve e spigoli che impegnano lo spettatore in un viaggio plurimo. Si tratta di più percorsi, ciascuno può scegliere se seguire le sfumature dei colori, la forma della telatavola o essere travolti dal dialogo serrato degli elementi dinanzi gli occhi. Il lavoro di Gaeta è attento e minuzioso, volto alla ricerca di quella calma e fermezza che fanno percorrere il filo teso all'equilibrista: proiettato verso il futuro. La luce è una compagna di viaggio mai abbandonata, mai lasciata indietro. Camminare lungo queste opere è un percorso faticoso e affascinante, che costringe a seguire le scie del vento, del fuoco, dell'acqua e della terra. Lasciarsi rapire dalla curiosità è d'obbligo. Nelle forme si riscoprono immagini già viste e familiari: uomini, onde, pesci, occhi, quadrupedi e mille altri segni di esperienze vissute. Le opere di Tony Gaeta sono chiassose nei volumi e nell'impatto, ma solo il silenzio ci restituisce la loro personalità. Nate nello studio dell'artigiano paziente, che cerca un preciso taglio del legno, una leggera pennellata o una luminosa tonalità di colore, queste opere trovano la loro forma definitiva ben oltre l'idea di partenza. Il progetto iniziale, ben saldo nella mente del pittore, si arricchisce di passaggi musicali, storie, miti e leggende. La semplicità dell'inizio ha lasciato lo spazio alla complessità delle circostanze della vita, a tutte quelle diramazioni appuntite o arrotondate che il quotidiano ci regala. Antonino Sammartano, liberarsi dei pesi di Andrea Lombardo Antonio Sammartano ha i piedi ben piantati a terra, così bene da permettergli di guardare in alto verso le stelle. Senza avere capogiri o vertigini, dipinge in modo deciso le sue superfici in espansione: reminiscenza di avventure passate e preludio di nuove conquiste. I corpi densi, tracciati sulla tela, si spostano a tratti morbidi o lineari. Vengono fissati sulla tela mentre tendono a raggiungere la loro meta: quella meta cui solo l'osservatore potrà farli arrivare. L'autore, infatti, lascia sospese le forme per spronare il visitatore a partecipare all'opera e completare i movimenti accennati sulla tela. Una pittura, quella di Sammartano, che, fatta di percorsi a zig zag e cerchi, muove energia e cerca energia da cui essere alimentata. Si può camminare avanti e indietro, sia sulla linea del tempo sia su quella dello spazio, ripercorrendo i gesti della creazione artistica. Il prima e il dopo si inseguono senza fermarsi: risvegliando sensazioni ed emozioni intorpidite per la vita incasellata nelle scadenze giornaliere. Sammartano vuole spronare lo spettatore a completare l'opera, secondo i propri desideri. Vuole risvegliarlo, fargli recuperare la sua capacità di riconoscere i percorsi possibili, farlo camminare su strade nuove rispetto alla monotonia del paesaggio urbano. Partecipare al progetto dell'autore significa percorrere le tracce abbozzate, riscoprendo il fascino del viaggio attraverso sé stessi e le proprie inclinazioni. L'artista che aspetta di vedere la partecipazione dell'osservatore, accetta anche di vedere la sua attesa cadere nell'indifferenza. Quell'indifferenza che non fa riconoscere la diversità dei luoghi, che non permette di cogliere la personalità di un quartiere o di una borgata. Il rischio di perdere ogni sforzo è elevato, ma l'autore non abbandona la possibilità di creare lo spunto, lo sprone, la pietra d'inciampo che costringa a prendersi cura di sé e liberarsi dei pesi.
Inaugurazione 12 giugno ore 18.30
Franca Prati Galleria d' Arte Moderna
Via Quintino Sella 77 Palermo
ingresso libero
Extemporanea H24
In occasione di "Manifesta 12" un evento collaterale con opere di importanti pittori contemporanei.
Comunicato stampa Segnala l'eventoLa Galleria Lombardi e la Galleria d'arte La Nica, in occasione di Palermo capitale italiana della Cultura 2018 e di "Manifesta 12", hanno intrapreso dal mese di aprile una collaborazione aprendo il proprio spazio espositivo in via Villaermosa 41 (PA). Il 16 Giugno 2018 verrà inaugurata "Extemporanea H24". Per tale occasione le due gallerie hanno ideato una mostra evento che prevede la presenza di artisti che dipingeranno in estemporanea in galleria e in vari punti della città. Gli artisti che hanno aderito all'iniziativa sono: Alessandro Bazan, Fulvio di Piazza, Marco Eusepi, Piero Mascetti, Nicola Pucci, Ignazio Schifano, che saranno presenti in galleria e Francesco Barilaro, Giuseppe Barilaro, Antonino Gaeta, Lorenzo Gramaccia, Flavio Orlando, Igor Scalisi Palminteri, Linda Randazzo, Laboratorio Saccardi, Jacopo Truffa che lavoreranno in vari punti della città. L'evento inizierà alle ore18:00 sia nelle piazze della città e sia in galleria. Nel corso della stessa giornata e fino al giorno successivo sarà possibile vedere gli artisti all'opera, da qui il titolo "Extemporanea H24". L'esposizione in galleria durerà fino a sabato 14 Luglio 2018. In questa occasione le gallerie Lombardi e La Nica diventeranno un palcoscenico dell'arte palermitana e non solo, per tutti i turisti e i visitatori che vorranno vedere uno spaccato di quello che è oggi la pittura in Italia. Nelle ventiquattro ore si avvicenderanno una serie di iniziative tutte dedicate all'arte e alla cultura: dialoghi con gli artisti, incontri con la critica, con i giovani, lettura di poesie, musica, momenti conviviali enogastronomici etc. Con questo progetto la Galleria Lombardi e la Galleria d'arte La Nica intendono omaggiare Palermo come una delle grandi capitali europee della cultura.
FONTE: https://www.exibart.com/evento-arte/extemporanea-h24/
Icone. Tradizione/Contemporaneità
Ideata da Francesco Piazza e Vassilis Karampatsas, questa mostra è organizzata dalla Comunità Ellenica Siciliana "Trinacria". La Grecia è rappresentata dagli artisti Manolis Anastasakos, Dimitris Ntokos, Nikos Moschos, Kostantinos Papamichalopoulos, Zoi Pappa, Christos Tsimaris, mentre gli artisti siciliani sono Giuseppe Bombaci, Sandro Bracchitta, Giorgio Distefano, Roberto Fontana, Antonino Gaeta e Ignazio Schifano.
Metanoein, olio su tela preparata con tela di lino, cm 85 x cm115 2019
La mostra "Icone. Tradizione/Contemporaneità. Le icone post-bizantine della Sicilia nord-occidentale e la loro interpretazione contemporanea" (4 aprile-4 settembre 2019), allestita nella sala San Placido, a cura di Francesco Piazza e Giovanni Travagliato, vede in esposizione icone dei secoli XVII-XVIII provenienti da Mezzojuso, Piana degli Albanesi e dal Museo stesso, affiancate da opere contemporanee di artisti siciliani e greci.
La Grecia è rappresentata da Manolis Anastasakos, Dimitris Ntokos, Nikos Moschos, Kostantinos Papamichalopoulos, Zoi Pappa, Christos Tsimaris, mentre i siciliani sono Giuseppe Bombaci, Sandro Bracchitta, Giorgio Distefano, Roberto Fontana, Antonino Gaeta e Ignazio Schifano.
L'allestimento espositivo, studiato nella consueta sinergia tra le diverse istituzioni coinvolte, ha voluto proprio mettere in risalto il dialogo tra la storia e la contemporaneità nel rapporto tra le icone antiche e i dipinti moderni, che gli artisti hanno realizzato ciascuno secondo la personale cifra stilistica, attingendo al proprio vissuto come bagaglio esperienziale.
Il riproporsi per diversi secoli di immagini sacre su fondo aureo, che vede uno dei massimi esempi proprio nello scintillante apparato decorativo della Cattedrale di Monreale, mette in risalto le difficoltà odierne di reinterpretare in chiave contemporanea un linguaggio figurativo ormai storicizzato. Tuttavia, la mostra suggerisce strade alternative, proposte con intelligenza dagli artisti contemporanei. La mostra è corredata da un catalogo che analizza le opere in esposizione attraverso i saggi affidati a diversi studiosi.
Un interessante percorso didattico esplicato in attività di laboratorio, ideato e curato da Chiara Dell'Utri, è mirato alla presentazione dell'esposizione temporanea con particolare attenzione ed indirizzo nei confronti degli studenti più giovani.
Per sottolineare i rapporti culturali tra la Grecia e la Sicilia, il progetto prevede una tappa dell'evento in terra ellenica, in collaborazione con le istituzioni diplomatiche, culturali e di promozione turistica dei due Stati.
Ideazione
Francesco Piazza e Vassilis Karampatsas
Mostra e catalogo a cura di
Francesco Piazza e Giovanni Travagliato
Organizzazione
Comunità Ellenica Siciliana "Trinacria"
Comitato onorario
S.E. Mons. Giorgio Demetrio Gallaro, Eparca di Piana degli Albanesi
S.E. Mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale
Don Vincenzo Cosentino, Eparchia di Piana degli Albanesi -Direttore BB.CC.EE. Arte Sacra ed Edilizia di Culto
Papas Giorgio Rosario Caruso, Parrocchia San Nicola di Mira di Mezzojuso
Don Nicola Gaglio, Arcidiocesi di Monreale - Presidente Fabbriceria Duomo di Monreale
Haralabos Tsolakis, Presidente Comunità Ellenica Siciliana "Trinacria"
Comitato scientifico
Maria Concetta Di Natale, Università degli Studi di Palermo - Direttore Museo Diocesano di Monreale
Michele Bacci, Università di Fribourg
Antonio Iacobini, Università di Roma "La Sapienza"
Lina Bellanca, Soprintendente BB.CC.AA. di Palermo
Pierfrancesco Palazzotto, Università degli Studi di Palermo
Lisa Sciortino, Museo Diocesano di Monreale
Emma Vitale, Università degli Studi di Palermo
Maurizio Vitella, Università degli Studi di Palermo
Comitato organizzatore
Stefania Bua
Vassilis Karampatsas
Francesco Piazza
Giovanni Travagliato, Università degli Studi di Palermo
Coordinamento tecnico-amministrativo
Vassilis Karampatsas
Logistica, conservazione e restauri
Ciro Muscarello
Comunicazione istituzionale e Ufficio stampa
Maria Lucia Ferruzza
con il patrocinio di:
Comunità Ellenica Siciliana Trinacria
Istituto Italiano dei Castelli - Sezione Sicilia
Università degli Studi di Palermo - Dipartimento "Culture e Società"
Accademia di Belle Arti di Palermo
Fondazione Orestiadi di Gibellina
Partner istituzionali
Banca Fideuram
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