Dopo Settimane di  riflessione misto a profondi interrogativi per via dello scenario generale Gaeta riflette sulla necessita di rallentare quasi all' unisono con il '' Respiro del Mondo '' accordandosi alle nuove circostanze sociali, dettate delle nuove fasi nazionali, che vedono nelle misure di confinamento una nuova '' Velocita', un nuovo Tempo.

Lockdown , diviene il nuovo parametro sociale al quale tutti impariamo a misurare la nostra quotidianita' dove il silenzio e l'immobilita' fanno da eco incantato nelle nostre Citta'.

La Pittura non puo' non risentire delle vibrazioni circostanti e l'Autore muta il proprio '' Tempo Creativo'' riscoprendo una pittura piu' liscia, lenta, sospesa in un surreale dimensione dell Anima.

La materia cromatica che inspessiva le tele precedenti, dove il gesto rincorre il tempo in una famelica rincorsa, come a sopraffare la visione  del soggetto lasciando spazio all'impeto gestuale, che fa da padrona e suggella nell'immediatezza cio' che trova dinnanzi, lascia spazio alla ''Riflessione''.

Il Tempo della Pittura di Gaeta, si fa lento, riflessivo, minuzioso nella ricerca degli Spazi, delle superfici, fa uso di leggere velature per acquisire i volumi. Ristabilisce un contatto con lo Studio della materia pittorica narrandone nuove qualita', con la propria intimita', con i propri ricordi; lascia spazio alla Malinconica visione di che vive crogiolandosi nel patimento amoroso , dove ogni istante e prezioso all'occhio dell'amante che vuole suggellare ogni singolo respiro dell'amato cristallizzandolo in un eterno senza fine.  

Lo scenario Rimane la Citta' nella quale e' cresciuto, quegli scorci che riaffiorano nei propri ricordi, nella memoria culturale di una citta' che sta mutando , che lascera' sempre piu' spazio ad una visione, a nuove strategie di sviluppo che cancelleranno la Palermo che tutti conosciamo.